Mi chiamo Laura e sono arrivata al mezzo secolo quasi senza accorgermene. Quando ho cominciato a scrivere, mai sarei arrivata a pensare di poter gestire un sito tutto mio. In qualche modo, mi ero abituata a farmi bastare i complimenti per la qualità ed originalità di alcuni dei miei scritti.
D’altro canto, ho passato gran parte della mia vita nella convinzione di essere:
- stupida – e di questo devo ringraziare la mia professoressa di matematica delle scuole medie;
- incapace di scrivere – un ringraziamento particolare va alla mia insegnante di italiano delle scuole superiori, figlia di uno dei più grandi scrittori e pensatori italiani, ma, evidentemente, non altrettanto intelligente;
- priva di creatività – e qui posso ringraziare a turno parecchie persone, ma il mio ex capo non lo ha battuto ancora nessuno!
Se a questo aggiungiamo una lunga vita da dipendente dentro un’azienda in cui non mi riconoscevo più da parecchio tempo, il gioco è fatto.
Il peso del passato può essere davvero notevole e, per molte donne, è aggravato dal carico familiare che, per quel che mi riguarda, significa una casa da curare, un marito educato alla vecchia maniera – leggi piuttosto mammone e senza uno straccio di capacità casalinghe – e tre meravigliosi bambini.
Non posso dire che non fossi felice. Posso, però, dire con sincerità di essere stata più volte sull’orlo di una crisi di nervi, avvolta in una stanchezza cronica che combattevo a botte di tazzine di caffè.
Avevo bisogno di una soluzione. Avevo bisogno di ribaltare la mia vita, anche se questo, mi faceva tremendamente paura.
Che ci crediate o no, la mia fortuna è arrivata il giorno in cui l’azienda per cui sgobbavo da ben 12 anni, mi ha offerto una buona uscita che ho raccolto al volo. Ancora oggi ricordo tutti i colleghi con gratitudine!
Anche in un cielo oscuro che non lascia intravedere nulla, si nasconde inevitabilmente una stella che brilla
(Minori Kushieda, Toradora!)
Fatti due conti insieme a mio marito, ho deciso di firmare le dimissioni. Badate bene: in quel momento, non avevo alcuna prospettiva. Stavo per concludere un corso di formazione per insegnanti di Yoga, ma sapevo che, per quanto mi piacesse praticare quell’antica arte, non ero sicura di voler insegnare perché ne avevo già abbastanza a casa.
Di una cosa, però, ero certa: il web mi affascinava. A me, infatti, si presentava come un luogo vasto, con infinite possibilità e, cosa che conta tantissimo per una donna ormai più che quarantenne con tre figli a carico, democratico e meritocratico. Nel web, se hai un contenuto di valore e qualche nozione tecnica, incontrerai sicuramente quello che fa per te.
Così è stato e sono diventata un web writer! Ho cominciato a scrivere per un sito che vende gomme auto online e, in seguito, per Ariapertalab, un network di più di 350 blog tematici.
Dopo un paio di anni di collaborazione, Ariapertalab mi ha chiesto se me la sentivo di gestire un blog che parlava della città di Milano.
Ad un primo momento di esaltazione, ne è seguito uno di terrore: da che parte cominciare? Come emergere in un panorama, quello milanese, che conta già numerosi siti sulla città? Ma più di tutto: sarò capace?
E qui, mi sono data una risposta chiara: o adesso o mai più. E per quanto riguarda il mio passato, ho cominciato a trattarlo per quello che è: passato.
Il solo fascino del passato è il fatto che è passato.
(Oscar Wilde)
Se devo dirla tutta, nella fase iniziale è importante farsi accompagnare da esperti e, devo dirlo, il network di cui faccio parte è gestito da persone comprensive che hanno voglia di accompagnarti al successo, con una forma di gratuità e fiducia che mi commuove sempre.
Decisa la strategia, però, il lavoro è tutto mio e ne sono felice.
Quale strategia? Semplice: Milanocool.it utilizza lo strumento dello storytelling per raccontare Milano attraverso gli occhi di coloro che la vivono, siano essi privati o aziende.
Costruire racconti efficaci che mettano in risalto le caratteristiche peculiari degli intervistati, è quello che fa di Milanocool.it un sito davvero speciale!